Ogni organo ha il suo orologio e gli orologi nei differenti organi lavorano come in un’orchestra per creare i tre maggiori ritmi che costituiscono le fondamenta della salute: sonno, nutrizione e movimento.
1) Ritmo uno: il sonno
Esistono due principali categorie di persone: la persona “gufo”, che non andrebbe mai a dormire e che si sveglia tardi al mattino e la persona “allodola”, che invece si sveglia tendenzialmente presto e va a dormire presto. Con l’invecchiamento lo stimolo interno ad un sonno solido lentamente si danneggia e ci svegliamo più facilmente quando siamo disturbati dalla luce o dai rumori ed abbiamo poi difficoltà a tornare a dormire. Questo è il momento in cui nutrire un orologio con abitudini più virtuose diventa molto importante. Perfino se hai dei geni difettosi
le abitudini sane possono superarne gli effetti deleteri.
Comunque la maggioranza delle persone, specialmente quelle che vanno a letto tardi, non hanno un gene difettoso ma semplicemente delle abitudini che vanno contro il codice circadiano e che come tali andrebbero modificate e rese più funzionali.
2) Ritmo due: il cibo
Le forme di vita del nostro pianeta si sono sviluppate sotto la forte influenza del ciclo luce-buio, essendo la luce solare la fonte primaria dell’energia per la fotosintesi clorofilliana. L’energia chimica derivante dalla fotosintesi è alla base della catena alimentare, rappresentata dai vegetali.
Fondamentale è l’abilità di procurarsi cibo quando disponibile e di immagazzinare una parte di queste risorse energetiche per utilizzarle nella restante parte della giornata senza compromettere prestazioni e vitalità.
Nel 2009 venne condotto un semplice esperimento. Vennero presi alcuni topi, che come ormai sappiamo sono animali notturni e vennero nutriti solamente durante il giorno. Successivamente si procedette col valutare la loro funzione epatica. Si rilevò che quasi ogni gene epatico si accendeva e si spegneva in sincrono con l’arrivo del cibo ignorando il tempo dell’esposizione alla luce. Questo significa che è il cibo che resetta l’orologio del fegato e non il cervello.
Proprio come la prima luce del mattino resetta l’orologio cerebrale, il primo morso o il primo sorso del giorno resetta gli orologi degli organi. Il timing del cibo infatti è così potente da superare il segnale mastro che proviene dal nucleo soprachiasmatico.
3) Ritmo tre: l’attività fisica
Quando non stai mangiando o dormendo si suppone che tu sia occupato in una qualche forma di movimento. Il nostro metabolismo e la nostra fisiologia infatti si sono evoluti in modo che il nostro corpo può fare attività fisica durante le ore di veglia, dal mattino alla sera. La presenza di luce artificiale consente le attività umane 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e la distruzione del ciclo attività-riposo indirettamente danneggia il ciclo nutrizione-digiuno favorendo una eccessiva introduzione di calorie.
Alcuni dei primi esperimenti che esaminavano gli effetti dell’attività fisica sui ritmi circadiani furono fatte su topi che avevano libero accesso ad una ruota per esercizi. Quando a questi topi era permesso di fare esercizio sulla ruota ogniqualvolta lo volevano, essi volontariamente correvano sulla ruota ogni notte. I ricercatori trovarono che i topi che facevano esercizio avevano un orologio circadiano robusto, dormivano meglio ed erano più svegli durante il giorno.
Queste prime osservazioni hanno stimolato molti studi sugli uomini arrivando alla conclusione che l’attività fisica migliora il sonno. Quando il timing del sonno migliora, il nostro ritmo circadiano migliora.
Questi 3 ritmi circadiani hanno un impatto molto forte sulla nostra salute.
Il segreto per star bene e non ammalarsi mai è vivere in armonia e rispettare questi 3 ritmi più possibile.