A differenza del vecchio modello del sistema nervoso autonomo, che prevedeva solo 2 stati (stress e rilassamento) e si concentrava unicamente sulla regolazione delle funzioni degli organi viscerali, il nuovo modello teoria polivagale,  include 3 distinte vie neurali e mette in relazione ognuno di questi 3  circuiti con uno stato emozionale, che guiderà il nostro comportamento.

In realtà, argomento che approfondiremo in un altro articolo, esistono altri due stati ibridi, ognuno dei quali abbina due dei circuiti individuali, per un totale di cinque possibile condizioni del nostro sistema nervoso autonomo.

Le tre vie neurali del sistema nervoso autonomo

La prima delle vie neurali del sistema nervoso autonomo è il sistema responsabile del coinvolgimento sociale. Comprende l’attività del ramo ventrale del nervo vago. L’attività di questo circuito ha un effetto calmante e rassicurante, e favorisce il riposo e la rigenerazione. E’ correlato ad emozioni positive come la gioia, la soddisfazione e l’amore. Supporta la cooperazione e i comportamenti sociali con le altre persone.

La seconda delle vie neurali del sistema nervoso autonomo è il sistema simpatico, che viene attivata quando la nostra sopravvivenza è minacciata. Mobilitando il corpo con la reazione di “stress” o “lotta/fuggi”, possiamo fare uno sforzo supplementare per rispondere alla minaccia. Si tratta di uno stato di “mobilizzazione con paura” che nasce quando non ci sentiamo al sicuro. Questo stato è correlato ad emozioni come la rabbia e la paura, che si esprimono con comportamento di fuga per evitare la situazione pericolosa o con il combattimento per superare la minaccia.

La terza delle vie neurali del sistema nervoso autonomo è il il ramo dorsale del nervo vago. Si tratta di un circuito che si attiva quando dobbiamo affrontare una forza soverchiante e una distruzione imminente. Quando non ha senso scappare o combattere, conserviamo le risorse e ci immobilizziamo. L’attivazione di questa via favorisce sentimenti di impotenza, disperazione e apatia che si manifestano in atteggiamenti di rifiuto, isolamento e chiusura. Questo stato può essere descritto come “immobilizzazione con paura”. Quando gli esseri umani o altri mammiferi affrontano minacce apparentemente inevitabili il ramo dorso vagale si attiva e può arrivare a dar luogo a uno stato di shock o di collasso.

 

Conclusioni

Diversamente dal sistema nervoso simpatico che permette una mobilizzazione estrema per facilitare la risposta “combatti o fuggi”, entrambi i rami del nervo vago possono provocare immobilità. Tuttavia il ramo dorsovagale è responsabile di una forma di immobilizzazione con paura mentre quello ventrovagale è responsabile di un immobilizzazione senza paura. Inoltre i due rami sono associati a due tipologie di comportamento, causano due differenti reazioni emozionali e hanno differenti effetti sugli organi viscerali.